Cherry eye (prolasso della ghiandola del terzo palpebra)

Certo! Il Cherry eye, noto anche come prolasso della ghiandola del terzo palpebra, è una patologia comune nei cani. Questa condizione si verifica quando la ghiandola del terzo palpebra, situata nell’angolo interno dell’occhio, si sporge fuori dalla sua posizione normale e diventa visibile come una massa rossa o rosastra. Il termine “Cherry eye” deriva proprio dall’aspetto simile ad una ciliegia che assume la ghiandola prolassata.

Il Cherry eye può interessare cani di qualsiasi età o razza, ma è più comune nei giovani cani di razze come il Bulldog, il Beagle e il Cocker Spaniel. Le cause esatte non sono del tutto chiare, ma si ritiene che fattori genetici, debolezza dei tessuti connettivi e infiammazione siano coinvolti nello sviluppo della condizione.

Oltre all’aspetto estetico, il Cherry eye può causare disagio e irritazione agli occhi del cane. I sintomi possono includere arrossamento, secchezza occessiva, lacrimazione e talvolta infezioni secondarie. Il trattamento del Cherry eye può coinvolgere l’intervento chirurgico per riposizionare la ghiandola nella sua posizione corretta o rimuoverla se necessario.

È importante consultare un veterinario se si sospetta che il proprio cane abbia il Cherry eye, in modo da ottenere una diagnosi corretta e un piano di trattamento adeguato per garantire la salute e il benessere dell’animale.

Razze più colpite

Le razze di cane più frequentemente affette da Cherry eye sono il Cocker Spaniel, il Bulldog, il Beagle, il Basset Hound e il Shar Pei.

Sintomi

I sintomi del Cherry eye nei cani includono gonfiore o rigonfiamento rosso nella parte interna dell'occhio, lacrimazione e irritazione, e talvolta la presenza di una massa visibile sulla superficie dell'occhio.

Cure

Le cure per il Cherry eye nei cani includono spesso un intervento chirurgico per riposizionare la ghiandola del terzo palpebra nella sua posizione corretta. Il trattamento può anche prevedere l'uso di farmaci per ridurre l'infiammazione e la terapia antibiotica per prevenire infezioni. É importante consultare un veterinario per una valutazione accurata e un piano di trattamento adeguato.

NB: Si ricorda che le precedenti informazioni non possono essere né esaurienti né definitive e non si sostituiscono al consulto di un medico veterinario, pertanto si consiglia sempre una visita presso una struttura veterinaria.

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